Cari genitori,
eccovi il nostro diario di bordo bimestrale, redatto da Chiara Petrolati: buona lettura!
“Dopo le vacanze di natale e un dicembre un po’ sfortunato, rieccoci qui con il nostro diario di bordo. E devo dire che dopo le feste siamo ripartiti davvero con il botto: i ragazzi sono tornati più carichi di prima e pieni di curiosità e voglia di fare!
Ma andiamo con ordine e riprendiamo le fila del discorso da dove ci eravamo lasciati. 😊
I ragazzi, da fine novembre ad oggi, hanno iniziato a padroneggiare sempre meglio gli esercizi rituali con i quali iniziamo ogni lezione e ciò permette a tutto il gruppo di ricavarne benefici: riusciamo ad entrare velocemente in una dimensione diversa, extra quotidiana, che richiede un certo tipo di concentrazione e nella quale ci è possibile relazionarci all’altro in modo diverso da come facciamo fuori.
Negli ultimi incontri di novembre i ragazzi hanno svolto molti esercizi in coppia, con l’accortezza da parte mia di creare combinazioni casuali in modo che non lavorassero sempre insieme ai compagni con cui hanno più confidenza. Hanno, così, avuto modo di: creare delle partiture fisiche, mentre un compagno produceva gli effetti sonori e viceversa; seguire un compagno accettandone le proposte e esserne poi seguiti, con la consapevolezza che ogni scelta si riflette anche sul partner; attraversare lo spazio scenico mentre un compagno descriveva ciò che accadeva tutt’intorno, per poi diventare i creatori dell’ambiente dell’altro.
Tra la fine di novembre e i primi incontri di gennaio, poi, non sono mancati esercizi e giochi ritmici, strampalate storie create collettivamente ed improvvisazioni brevi individuali.
Ma tornando, appunto, a parlare delle lezioni di gennaio e della ripresa dopo le vacanze… devo ammettere che sono rimasta colpita da come nel ritrovarci, già dal primo incontro, tutti abbiano dimostrato molta più concentrazione e disponibilità all’ascolto. I progressi, insomma, sono stati tanti, rapidi ed hanno agito anche nelle settimane in cui non ci siamo visti!
Questo ci ha permesso di lanciarci con entusiasmo nella sperimentazione con diversi oggetti, trovandone tutti gli usi possibili e inventandone di nuovi, e nell’esplorazione dei i vari tipi di rapporti e conflitti che possono esistere tra i personaggi sulla scena, dando vita a improvvisazioni singole e collettive.
Ho notato con piacere che, durante lo svolgimento di questi esercizi, chi assisteva si è mostrato più attento e partecipe, anche quando non era direttamente coinvolto sulla scena.
Questo aspetto è particolarmente importante, dal momento che abbiamo iniziato a lavorare sul testo del nostro saggio finale.
Dal momento che la pandemia ed il lockdown ci avevano fermati nel 2019, ma ci era rimasto ancora il desiderio di vederlo recitare sul palcoscenico del teatro di Via Taverna, abbiamo deciso di mettere in scena come spettacolo di fine anno un adattamento dalla Mostellaria di Plauto, anche conosciuta come La commedia del fantasma.
Insieme ai ragazzi abbiamo letto il copione, di cui è stata consegnata una copia a ciascuno di loro, e ho distribuito i ruoli; dalla lezione seguente abbiamo cominciato a lavorare sul corpo dei personaggi, sperimentando diverse fisicità e possibili attitudini e camminate.
Abbiamo, quindi, iniziato a dedicare la seconda parte di ogni lezione a creare delle dinamiche tra i personaggi e a costruire l’azione scenica, scena per scena.
Sebbene, come ho anche detto ai ragazzi, non sia ancora necessario avere una perfetta memoria delle battute, è importante aver letto più volte il testo e sapere bene cosa accade nelle scene su cui poi andiamo a lavorare, così da essere agevolati nel momento in cui, a lezione, diamo corpo e voce alla parola scritta.
Da adesso in poi andremo sempre di più ad inoltrarci nella costruzione dello spettacolo, senza però abbandonare giochi ed esercizi che ci aiutano tenere viva la nostra creatività.
Posso dire che ci stiamo imbarcando in questa nuova fase del laboratorio ben equipaggiati e pieni di entusiasmo”!
Come sempre vi alleghiamo alcune immagini.
Appuntamento al prossimo diario di bordo!
Spinal Leonella
Mostellaria!!! Fu la prima performance teatrale a cui assistetti nei miei primi anni a Taverna e fu un esperienza molto gradevole e divertente. Quest’anno si replica ne sono molto felice. Chissà se é rimasta qualche scenografia che era stata sistemata nel vano chiuso in soffitta?
Licia Scardilli
Cara Leonella, delle scenografie non so… andrò a vedere!! Sicuramente ci sono ancora i meravigliosi oggetti di scena da te creati. Naturalmente sarai invitata alla nostra prima!